Le spese veterinarie che si sono sostenute per acquistare farmaci o per effettuare cure di vario genere a favore dei propri animali domestici possono essere detratte dal 730. Vediamo quindi le condizioni fissate dalla legge per usufruire delle detrazioni delle spese veterinarie. La detrazione d’imposta prevista, intanto, è del 19%, per un limite massimo di 387,34 euro. Sui primi 129,11 euro di spesa non si applicano detrazioni di sorta, per cui il “recupero” delle spese vale solo per la parte eccedente questo importo.
Per quanto riguarda le spese che NON possono essere portate in detrazione, figurano quelle relative alla cura di animali destinati alla riproduzione, all’allevamento o al consumo alimentare; di animali appartenenti a qualunque specie allevati o detenuti nell’ambito di attività commerciali o agricole e, infine, di animali utilizzati per qualsiasi tipo di attività illecita.
Di contro, le spese ammesse ai fini della detrazione sono quelle che attengono l’acquisto di medicinali necessari all’animale, l’acquisto di prestazioni professionali rese dal veterinario che ha effettuato la prestazione (ovviamente c’è bisogno di una fattura o di una ricevuta che attesti la spesa) e infine le spese per le analisi di laboratorio e per interventi effettuati presso cliniche veterinarie.
Per quanto concerne l’acquisto di medicinali, la detrazione vale nel caso in cui la compera degli stessi sia stata effettuata “in regola”, vale a dire con tanto di scontrino fiscale riportante i seguenti dati: codice fiscale del soggetto che ha sostenuto la spesa, natura del farmaco veterinario identificabile mediante la codifica FV, qualità del farmaco identificabile con il codice AIC e, per finire, la quantità di medicinali acquistati.
Tali farmaci possono essere stati acquistati anche presso strutture diverse dalle classiche farmacie, purché tali strutture (che possono anche essere negozi online) abbiano un’apposita autorizzazione del Ministero della Salute che garantisca appunto sulla legittimità della vendita di questi prodotti.
Infine, sono detraibili anche i dispositivi medico-veterinari, a patto però che siano conformi alle normative europee. Escluse, invece, le spese per l’acquisto di mangimi.