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Revisione auto, dal 20 maggio cambia tutto: ecco come

Ci sono importanti novità in arrivo per quel che riguarda la revisione auto. Finora siamo sempre stati abituati ad attendere una mezzora al massimo per permettere che il meccanico potesse portare a termine la revisione del mezzo, ma a partire dal 20 maggio le cose cambieranno (e non poco).

La Direttiva europea che il governo ha recepito mediante decreto 214/2017 stabilisce infatti una nuova procedura per quel che concerne la revisione auto, e lo fa col tentativo di rendere più sicuro il trasporto sulle quattro ruote. Il cambiamento più importante riguarda il fatto che l’addetto alla revisione dovrà letteralmente dare un voto all’auto, e farlo tenendo conto ovviamente delle condizioni del mezzo e, particolare non indifferente, dei chilometri percorsi.

In pratica l’auto uscirà dalla revisione con una sorta di cartella clinica, o di pagella, all’interno della quale verranno riportati i valori relativi alle varie componenti dell’auto soggetti alla revisione. Tali dati verranno poi trasmessi al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Questo nuovo modus operandi renderà dunque molto più “approfondita” la revisione, che fino ad oggi, in moltissimi casi, veniva eseguita in modo a dir poco superficiale al solo fine di fare incassi facili.

Inoltre questa nuova procedura eviterà parecchie truffe, perché dal momento in cui il chilometraggio dell’auto verrà periodicamente comunicato al Ministero, un automobilista che volesse rivendere il mezzo a prezzo più alto, magari “scaricando il contachilometri”, non potrebbe più farlo.

Il decreto prevede altresì che il Ministero entri letteralmente nel mercato delle revisioni, innanzitutto innalzando il livello dei requisiti necessari per poter lavorare come addetto alle revisioni, e poi controllando costantemente che tali revisioni vengano effettuate in modo consono (onde evitare che un’officina possa dichiarare guasto un veicolo in sede di revisione al solo fine di accaparrarsi lavoro in più). La rivoluzione delle revisioni auto, in ogni caso, varrà tanto in Italia quanto nel resto d’Europa.

Pubblicato da
Cosimo Laneve