Indomiti viaggiatori, sull’attenti! E’ in arrivo una nuova grandiosa opportunità per voi che volete viaggiare a più non posso e risparmiare sul costo dei biglietti aerei. La novità in questione sta per arrivare sul mercato e consiste in aerei dotati di sedili che occupano pochissimo spazio in cabina e che permettono così alla compagnia di aumentare i posti, di dare una sforbiciata ai costi e di far pagare meno i biglietti (o almeno questo dovrebbe essere uno degli effetti di tale misura).
A rendersi pioniera in questo senso è l’azienda italiana Aviointeriors, che di recente, ad Amburgo, ha presentato un progetto ribattezzato come “SkyRider 2.0”. Tale progetto dovrebbe appunto permettere di ridisegnare l’assetto degli aerei in maniera tale da ottimizzare quanto più possibile gli spazi, e aumentare notevolmente il numero di posti a sedere.
In pratica, secondo il progetto “SkyRider 2.0”, i passeggeri potrebbero ritrovarsi totalmente in piedi o tutt’al più appena appoggiati ai sedili che, infatti, non saranno più spaziosi e comodi, ma avranno la forma di una sella. In parole povere, alcuni aerei lowcost potrebbero proporre dei sedili che di fatto non consentono la seduta, ma giust’appunto l’appoggio.
Questo nuovo design permetterà ovviamente di aumentare (e non di poco) il numero di sedili disponibili, nonché la quantità di passeggeri trasportabili. L’incremento di questi due valori dovrebbe ripercuotersi poi sul prezzo, che a quel punto risulterebbe decisamente più basso rispetto al prezzo previsto per un sedile “normale”. Paradossalmente, pur aumentando i posti, anche i costi di manutenzione finiranno per essere inferiori: il segreto sta nel fatto che questi “sedili” saranno talmente leggeri da non diventare problematici dal punto di vista della manutenzione! Insomma, all’orizzonte si prospettano vettori super economici a 360 gradi.
Il prossimo passo sarà acquisire le certificazioni di sicurezza del caso, in quanto questi nuovi sedili dovranno comunque garantire al passeggero la possibilità di evacuare in non più di 90 secondi. Perché si sa, l’emergenza può essere dietro l’angolo.