HTC ha annunciato che l’Exodus 1, ultimo smartphone prodotto dall’azienda di Taiwan, sarà dotato della rivoluzionaria tecnologia blockchain. Attraverso il dispositivo, gli utenti sono in grado di scambiare più di 60 token ERC 20, tra cui Kyber Network (KNW), Basic Attention Token [BAT] e stablecoin DAI direttamente sui loro telefoni.
La semplificazioni con cui verranno fatte le varie operazioni è garantita dal browser Opera 3.0. Con lo smartphone HTC, gli utenti possono fare richieste ETH, BTC e LTC e ottenere l’accesso ad altri DApp sul telefono tramite il crypto-browser di Opera. Inoltre, l’Exodus 1 è un vero e proprio portafoglio integrato con la liquidità Kyber Network e consentirà agli utenti l’effettuazione di transazioni dirette, senza utilizzare terze parti per effettuare gli scambi.
Alla luce di quanto detto, è palese l’intenzione di HTC di mettere tra le mani degli utenti più “pretenziosi” uno strumento in grado di portare l’universo della criptovaluta all’interno del mainstream. Immaginiamo un iPod con 256 gigabyte di memoria: un utente appassionato di musica vuole avere tutta la libreria musicale a sua disposizione, così come un critpo-fan vorrebbe mantenere l’intera blockchain di Bitcoin.
Per sapere quale altre funzionalità possiede l’Exodus 1, oltre al suo prezzo, bisognerà ancora aspettare. HTC sta attualmente lavorando sulla riduzione delle barriere d’ingresso affinché l’utente possa eseguire un nodo sul proprio telefono in quanto quelli completi sono fondamentali per la resilienza della rete Bitcoin.
Insomma, il futuro messo in moto non solo da HTC ma anche da Samsung si dirige verso l’integrazione della tecnologia blockchain in tutti i loro telefoni, trasformando l’industria degli smartphone in qualcosa di rivoluzionario dove tutti possono fare la loro parte per dare vita a quella che viene definita come “cripto-rivoluzione”.