Domani è l’ultimo giorno utile per i contribuenti che hanno aderito alla rottamazione ter per pagare la prima rata. Chi non lo farà, sarà estromesso dalla definizione agevolata, la quale offre la possibilità di pagare il debito rimanente senza sanzioni e interessi di mora. Naturalmente, per andare incontro ai contribuenti, la legge prevede cinque giorni di tolleranza, scaduti i quali il contribuente che non ha pagato la prima rata non avrà più diritto alla rateizzazione del debito. In questo caso, l’agente addetto alla riscossione dovrà riprendere le azioni di recupero. Quali sono le modalità di pagamento? Eccole:
Via Web, in banca, alle poste o dal tabaccaio: il pagamento può essere effettuato presso la propria banca, agli sportelli bancomat abilitati ai servizi di pagamento Cbill, tramite il personale internet banking, presso un ufficio postale oppure nei tabaccai che aderiscono a Banca 5 SpA e circuti Sisal e Lottomatica, tramite PagoPa o sul portale dell’Agenzia delle Entrate.
Anche se possibile, è sconsigliabile effettuare il pagamento domani presso gli sportelli dell’Agente della riscossione in quanto sarà affollatissimo. Chiuderanno definitivamente la propria posizione coloro che hanno deciso di pagare il 31 luglio in un’unica soluzione la definizione agevolata. Per tutti gli altri la somma dovuta rimanente verrà dilazionata in 18 rate, che verranno pagate ogni 3 mesi.
Accedendo al portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it, il contribuente potrà chiedere una copia della Comunicazione delle somme dovute nelle pagine dedicate alla Definizione agevolata. Sempre nella stessa sezione, si possono richiedere informazioni concernenti la lettera di risposta inviata dall’agente della riscossione col relativo esito, gli importi che bisogna pagare e i bollettini Rav da utilizzare quando verrà versata la rata. Si può accedere al servizio senza pin e password, compilando semplicemente la scheda “Richiesta comunicazione”, a cui va allegato documento di riconoscimento valido.