La strada da percorrere per banche e intermediari italiani è ancora molto lunga prima che l’adeguamento alla direttiva Mifid 2, la quale pretende trasparenza sui costi collegati ai servizi di investimento, diventi totalmente effettivo.
Seconda una ricerca condotta da Moneyfarm (Società di gestione del risparmio digitale), è emerso che:
Inoltre, fino al 30 giugno tantissimi intermediari non avevano dato vita alla rendicontazione, nonostante il Mifid 2 prevede l’obbligo di farlo già da gennaio 2018. A causa di questa poca attenzione, a febbraio è intervenuta la Consob per richiamare banche e intermediari a mostrare maggiore attenzione e rispetto di quanto richiesto dal Mifid 2.
Insomma, dopo un anno e mezzo, la trasparenza delle informazioni per tutelare gli investitori è un qualcosa che gli intermediari non hanno ancora metabolizzato completamente. La speranza è che, nei prossimi mesi, la consapevolezza e il controllo dei costi possano spingere le banche ad adeguarsi a quanto stabilito del Mifid 2.