E’ iniziato il lavoro di controllo del Fisco sui conti correnti degli italiani. Grazie al Risparmiometro, verranno a galla tutti i casi di evasione fiscale controllando se quanto dichiarato corrisponde effettivamente ai risparmi accumulati. Utilizzando la Superanagrafe, l’Agenzia delle Entrate confronterà i suoi dati con quelli in possesso dalla Guardia di Finanza.
Verranno selezionati quei contribuenti che hanno un profilo di rischio elevato, in particolare i titolari di partita IVA, i liberi professionisti e le aziende. L’intento è di rintracciare grosse cifre omesse dalla dichiarazione dei redditi o dell’IVA.
Per adesso, il Risparmiometro controllerà il periodo d’imposta 2013-2014. Di fronte a movimenti anomali di denaro, il Fisco li valuterà e chiamerà successivamente in causa il contribuente chiedendogli di garantire la responsabilità delle proprie azione tramite la presentazione della documentazione richiesta.
Il conto corrente verrà controllato qualora lo scostamento tra reddito e somme depositate è superiore al 20%. Poi, verrà avviata la procedura di contestazione e, in assenza di giustificazione adeguate, le relative sanzioni. Non verranno controllati solo i conti correnti, ma anche le obbligazioni, i conti deposito, i buoni fruttiferi e le carte di credito. E’ previsto anche il setaccio prodotti finanziari emessi da società assicurative e da società che si occupano di compravendita di metalli preziosi.
Dopo aver controllato i conti correnti dei clienti di BNL e Intesa Sanpaolo, la fase successiva è il controllo di quelli di UniCredit. Particolare interesse verrà rivolto ai movimenti superiori ai 5.000 euro ed ai bonifici riguardanti l’acquisto di auto, moto, barche, immobili e il trasferimento di denaro all’estero. Per quanto riguarda le entrate, il contribuente dovrà, se chiamato in causa, giustificare la provenienza. Nel momento in cui non potranno essere tracciati i dati, verranno effettuati controlli accurati su eventuali guadagni illeciti o lavoro nero.