Gli utili delle maggiori banche europee sono in calo. Ciò a causa delle continue tensioni commerciali, le quali hanno messo a dura prova la clientela. Inoltre, i tassi d’interesse sempre più bassi stanno erodendo la loro principale fonte di reddito.
Se Commerzbank AG ha dovuto rivedere le prospettive sui profitti quest’anno, Unicredit SPA li ha addirittura tagliati di circa 1,1 miliardi di euro. Sulla stessa scia la banca olandese ABN Amro, i cui margini di profitti sono previsti in drastica discesa.
La banca tedesca, se da un lato è riuscita ad assicurarsi maggiore clientela e ad aumentare i prestiti a privati e società, dall’altro ha manifestato difficoltà nel reperire fondi per finanziare gli investimenti in tecnologia. Secondo l’amministratore delegato Martin Zielke, i tassi di interessi molto bassi stanno impendendo alla Commerzbank di crescere. “Le sfide per noi e l’industria sono in continuo aumento”, ha affermato. “Per questo servirebbero ulteriori investimenti”.
Dopo essersi spostata verso l’investment banking, la Commerzbank è stata oggetto di speculazioni sulla possibile acquisizione da parte della Deutsche Bank. In realtà, i colloqui non hanno mai avuto carattere formale ed per questo che si sono conclusi in un nulla di fatto. Subito dopo, altre voci parlarono di due nuovi potenziali acquirenti: ING Groep NV e UniCredit.
Jean Pierre Mustier, amministratore delegato di UniCredit, ha invece posto molta attenzione sulla riduzione dei costi e sulla pulizia di bilancio in modo da far lievitare i profitti nel freddo glaciale degli utili deboli sui prestiti. Da quanto ha assunto il comando circa 3 anni fa, Mustier ha ridotto il personale di circa 14.000 unità, e potrebbe continuare su questa scia tagliando nei prossimi anni altri 10.000 posti di lavoro. Il piano aziendale che prevede una tale manovra dovrebbe essere delineato in via definitiva entro al fine dell’anno.