L’accisa è un’imposta progettata per scoraggiare l’acquisto di beni particolari. Se si importano merci dall’estero, potrebbe ricadere il pagamento di diversi tipi di tasse o imposte. L’accisa è un’imposta indiretta. Ciò significa che il consumatore finale non è responsabile del pagamento dell’imposta al governo, ma copre il costo dell’imposta pagando di più per il prodotto.
Rendendo i prodotti più costosi, si ritiene che l’accisa scoraggi il consumo o lo spreco di merci ritenute dannose per la salute dei consumatori o dannose per l’ambiente. In genere, l’accisa viene applicata su l’alcool, il tabacco e alcuni prodotti energetici.
Su quali merci ricade l’accisa?
In Italia, le accise vengono pagate sui seguenti prodotti:
- Oli minerali e derivati.
- Alcool e bevande alcoliche.
- Tabacchi lavorati.
- Energia elettrica.
- Petrolio e derivati.
- Gas metano.
- Oli lubrificanti.
Quali sono le leggi italiane che regolano le accise?
Il governo italiano ha creato un Testo Unico sulle Accise per uniformarsi alla normativa UE. La Legge di Bilancio ha introdotto delle nuove disposizioni, tra cui la più importante quella dell’accisa sulla benzina, la quale è di 728,40 € per mille litri, e sul gasolio, che è di 617,40 per mille litri.
Per fortuna, l’accisa sul gasolio è recuperabile grazie al rimborso, il quale può essere richiesto dalle imprese che utilizzano macchinari e automezzi che funzionano con questo carburante. Il rimborso può essere richiesto quattro volte l’anno, entro e non oltre il mese successivo di ogni trimestre. Ad esempio, per il 3° trimestre 2019 la richiesta andrà effettuata dal 1° al 31 ottobre 2019.