Non sarà il Superenalotto, il Lotto o i Gratta & Vinci, ma può stuzzicare la tendenza al gioco d’azzardo di molti cittadini italiani. Stiamo parlando delle “Lotteria dei scontrini”, che partirà ad inizio 2020 e che offrirà dei lauti premi a coloro che la sorte bacerà. Inserita nella manovra 2018, la Lotteria darà allo Stato la possibilità di reperire ulteriori risorse e, contemporaneamente, contrastare l’evasione fiscale.
Non è una novità, almeno a livello europeo. Negli anni passati, è stata sperimentata a Malta, Portogallo, Slovacchia e Romania con l’intento di ridurre il gap IVA, ossia la differenza tra quanto effettivamente incassato dal Fisco e il gettito invece che era previsto.
Entrando nei dettagli, la Lotteria venne introdotta a Malta nel lontano 1977. Dal 2000 in poi, venne modificata: una estrazione al mese e premi 100 volte superiori all’importo dello scontrino. Basti pensare che nel 2011 l’incremento degli scontrini consegnati sfiorò i 36 miliardi di euro.
Invece, nel Portogallo venne introdotta nel 2014 e offriva in premio auto di lusso. Dal 2016 in poi, l’estrazione viene fatta ogni settimana e assegna bonus fino a 35.000 euro sotto forma di Buoni del Tesoro portoghesi. Grazie alla Lotteria, l’evasione è diminuita da quando è stata introdotta.
Non ha riscosso molto successo quella introdotta in Slovacchia: 8 miliardi incassati dal gettito in confronto ai 3 miliardi spesi per organizzare la lotteria. Invece, in Romania è stata introdotta nel 2015, con l’estrazione che viene effettuata ogni mese.
Il governo giallorosso non si ferma alla sola lotteria per contrastare l’evasione fiscale: commissioni zero sugli acquisti con carta di credito e incentivi per coloro che utilizzano le carte elettroniche sono al vaglio dell’esecutivo.