HSBC Holdings Plc, uno dei gruppi bancari più grandi del mondo, ha dovuto rivedere il suo obiettivo di profitto per il 2020 in quanto ha subito un forte calo degli utili causa una costosa ristrutturazione.
Noel Quinn, CEO a interim, ha definito la performance lenta “inaccettabile”, affermando che gli investitori dovranno aspettare l’inizio del prossimo anno per vagliare pienamente i piani per “rimodellare” la più grande banca europea.
HSBC ha dato il là all’ultima ristrutturazione in un contesto economico a dir poco tetro, influenzato dalla guerra commerciale USA-Cina, l’ennesimo spostamento della data della Brexit, la politica dei tassi d’interesse negativi e i disordini ad Hong Kong.
Nel terzo trimestre 2019, al netto delle imposte, l’utile registrato da HSBC è di 4,32 miliardi di euro, quasi un miliardo in meno rispetto alle precedenti previsioni degli analisti. Un risultato scadente, non c’è dubbio, ma la buona notizia è che il management sarà costretto ad intraprendere alcuni azioni per affrontare questa situazione di prestazioni scarse.
Lunedì le azioni della banca sono scese del 3% alla borsa di Londra, a fronte di un calo dello 0,5% dell’indice delle banche europee STOXX.
Le attuali performance della banca, per la prima volta in calo da quando Quinn ha ricevuto la carica provvisoria di CEO, vengono viste da azionisti e addetti ai lavori come una sorta di “pagella” per il ruolo a tempo pieno di Quinn. “Quanto pianificato in precedenza non ha dato i risultati sperati”, ha affermato Quinn. “Dobbiamo trovare altri modi per migliorare le prestazioni”.
Siccome le previsioni per il 2020 parlavano di entrate di una certa consistenza, HSBC si vede costretta a disattendere l’obiettivo di utile dell’11% in più per il prossimo anno.