Sarà un fine anno di controlli fiscali nei confronti dei contribuenti che hanno pendenze con il Fisco. Entro il 31 dicembre dovranno essere inviate le pendenze in sospeso, altrimenti dal 1° gennaio 2020 andranno in prescrizione.
A rischiare il recapito dell’avviso di accertamento sono coloro con dichiarazione dei redditi irregolare, omessa o nulla. Per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi irregolare, la notifica deve essere recapitata entro il quinto anno a quello di presentazione della dichiarazione, per quella omessa o nulla i termini sono più lunghi e offrono all’Agenzia delle Entrate maggiore possibilità di effettuare gli accertamenti (gli anni, in questo caso, diventano sette e non cinque). Naturalmente, la scadenza è sempre al 31 dicembre 2019.
Conti alla mano, le dichiarazioni dei redditi irregolari, omesse o nulle oggetto di accertamento fiscale sono quelle del 2013 per quanto riguarda le prime e il 2013 per le seconde. Come anticipato sopra, le notifiche recapitate dal 1° gennaio in poi andranno in prescrizione e, di conseguenza, non saranno più valide.
Ecco il riepilogo di quanto detto:
Nel caso in cui l’avviso non dovesse risultare valido, il contribuente potrà presentare ricorso alla Commissione Tributaria provinciale entro 60 giorni a partire dalla data in cui ha ricevuto la notifica. Se l’importo dovesse risultare superiore ai 50.000 euro, il contribuente potrà ricorrere alla mediazione tributaria.