I turisti che visiteranno e soggiorneranno nei Paesi Bassi saranno costretti a pagare di più in tasse di soggiorno se pernotteranno nelle case del circuito Airbnb, negli hotel e persino per campeggi nella capitale olandese.
Entrata in vigore dal 1° gennaio, la legge prevede che i turisti dovranno pagare 3 euro in più a notte per soggiornare a breve termine nelle case o negli hotel delle città. Questo aumento si aggiunge alla tassa di soggiorno già in essere, che si aggira intorno al 7%. Contemporaneamente, i campeggiatori dovranno pagare un euro in più ogni notte.
Siccome è una delle destinazioni più ambite e popolari tra i turisti stranieri, il cui numero supera di gran lunga i residenti che vivono già lì, Amsterdam è la capitale europea dove si pagano le più alte tasse di soggiorno.
Venezia è un’altra grande città europea molto ambita dai turisti. Per questo motivo, la città friuliana applica una tassa di dieci euro durante i periodi di massimo afflusso turistico ed una di tre euro per i periodi più calmi. La tassa di soggiorno vale anche per un solo giorno di pernotto. La circolare è entrata in vigore a partire dal 1° luglio 2020.
Il Giappone e la Nuova Zelanda sono due Paesi che hanno recentemente adottato politiche fiscali a livello nazionale per i turisti, con il primo che mira a utilizzare fondi aggiuntivi per alimentare miglioramenti infrastrutturali e servizi pubblici in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici di questa estate a Tokyo.
Allo stesso modo, la Nuova Zelanda ha iniziato ad addebitare ai visitatori NZ $ 35 (€ 22,53) per finanziare i miglioramenti infrastrutturali; naturalmente, gli australiani non sono tenuti a pagare la tassa.