Questa settimana il gabinetto saudita ha approvato la concessione di una licenza alla Bank of China per operare nel Regno e ha autorizzato il ministro delle finanze a decidere in merito a qualsiasi richiesta di apertura di ulteriori filiali. Ciò porta il numero di istituti di credito non sauditi autorizzati nel Regno a 15 banche commerciali.
L’aver dato l’autorizzazione ad una banca cinese significa che la politica del regno è predisposta verso l’apertura di prospettive di cooperazione economica con tutti i Paesi, incluso l’Asia orientale, dove la Cina rappresenta uno dei maggiori movimenti di crescita industriale, commerciale e di consumatori al mondo.
Nel 2012, la Banca Industriale e Commerciale della Cina aprì la sua prima filiale a Riyadh. La Bank of China è una delle banche più finanziariamente presenti, poiché è attiva con organizzazioni e istituzioni private e governative in Arabia Saudita. Ha rapporti di prestito con la Saudi Electricity Company e il gruppo Zain.
Xiao Liu Cheng, consigliere economico presso l’ambasciata cinese a Riyadh, ha assicurato che l’espansione della presenza di banche cinesi indica la natura crescente delle relazioni e della cooperazione nel campo finanziario tra Cina e Arabia Saudita. Secondo Cheng, ciò sta avvenendo nel momento propizio. Grazie a questa politica finanziaria, il commercio reciproco aumenterà tantissimo.
Cheng ha anche sottolineato che la Banca Industriale e Commerciale cinese sta attualmente svolgendo un ruolo importante e vitale nel rilancio delle relazioni commerciali e industriali tra Riyad e Pechino.
Oltre alla banca di recente costituzione, 14 banche estere operano attualmente in Arabia Saudita e comprendono: la Gulf International Bank, l’Emirates NBD, la Banca Nazionale del Kuwait, la Bank Muscat, la Banca Nazionale del Bahrain, la Banca Nazionale del Qatar e la First Abu Dhabi Bank.