Aumentano i beneficiari del Reddito di Cittadinanza e l’importo medio sugli assegni delle famiglie che già lo percepiscono.
Le richieste infatti sono aumentate del 17 per cento rispetto a Gennaio 2020. Un segnale che ci dice molto purtroppo sul fatto che la crisi economica scatenata dall’epidemia di coronavirus si fa sentire. A percepire l’Rdc sono infatti 1,1 milioni di nuclei familiari, in una misura che coinvolge circa 2,9 milioni di persone.
L’importo medio del 2020 dell’assegno è di 561,23 euro, in lieve aumento rispetto ai 527 euro del 2019. Più di 700 mila beneficiari risiedono nel Sud Italia. Al Nord invece, le richieste accolte sono 258.483, mentre al Centro hanno avuto accesso al sussidio circa 169 mila persone.
L’importo medio più alto dell’assegno si registra alle Isole con 607,50 euro. Al Sud risulta invece di 600,55 euro, al Nord-Est di 470 euro, al Nord-Ovest di 515 euro mentre al Centro di 528 euro.
È bene inoltre ricordare che il Decreto Rilancio ha inserito una misura alternativa al Reddito e alla Pensione di Cittadinanza per offrire supporto a tutti coloro che non hanno la possibilità di accedere a questi due strumenti.
Si tratta del Reddito di Emergenza, una misura che fino a questo momento è già stata utilizzata da oltre 300 mila cittadini.
L’Anpal però sostiene che circa la metà di coloro che percepiscono l’Rdc rischiano di perderlo a causa del fatto che non hanno sottoscritto il Patto per il Lavoro. Molte persone che percepiscono l’Rdc, non hanno mai rilasciato all’istituto preposto la Dichiarazione Immediata Disponibilità al lavoro.
Per legge questa deve essere presentata entro 30 giorni da quanto la richiesta di Rdc viene accettata. Superato il termine la domanda decade e il contribuente perde il diritto di poter presentare una nuova richiesta per 18 mesi.