Da quanto si apprende da alcune indiscrezioni, sembra che il governo abbia ormai finito di mettere appunto l’assegno unico per le famiglie.
Si tratterà di un assegno unico e universale che sarà destinato a 11 milioni di famiglie che risultano avere figli a carico. L’importo sarà inoltre maggiorato per ogni figlio successivo al secondo e aumenterà tra il 30 e il 50 per cento per ogni figlio disabile.
Sarà calcolato in base all’ISEE ma l’unico requisito al momento sembra quello di avere figli a carico dal settimo mese di gravidanza fino al 18esimo anno di età, con specifici prolungamenti fino a 21 anni.
L’importo dovrebbe arrivare direttamente in busta paga attraverso un assegno o un credito d’imposta.
Adesso però lo scoglio che si trova ad affrontare il governo per attuare il provvedimento, sarà quello di trovare i 7 miliardi necessari per inserirlo nella Legge di Bilancio entro il 15 Ottobre.
Nel commentare questa misura, la Ministra della Famiglia Elena Bonetti ha dichiarato che la sua attuazione rappresenta un primo passo fondamentale per abbassare le tasse ai cittadini. Inoltre la ministra non esclude che “questa riforma possa avere un canale di accesso ai fondi europei del Recovery Fund, che d’altro canto si chiama Next Generation Eu. Sto lavorando per verificarlo. L’assegno universale non è un costo, ma un investimento per i figli e per il futuro. Se non fosse possibile, ricordo che il Recovery libera in ogni caso risorse. Molte di queste potranno convergere sull’assegno unico”.
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