Pensionamento anticipato a 63 anni, quali sono i requisiti per presentare la domanda e a quali categorie di lavoratori è destinata. Le ultime novità.
Fino alla data del 31 Dicembre 2020, alcune categorie di lavoratori hanno ancora la possibilità di richiedere l’anticipo pensionistico a carico dello Stato. La misura denominata Ape Sociale consente infatti di andare in pensione a 63 anni, a patto però che il contribuente soddisfi determinati requisiti.
Per poter accedere all’Ape Sociale occorre appartenere alla categoria di disagiati. Con questa espressione si fa riferimento a tutti coloro che risultano invalidi, o che hanno familiari invalidi a carico. Oppure essere lavoratori che operano in settori considerati usuranti o disoccupati. Per quanto riguarda quest’ultima categoria, occorrono però ulteriori requisiti oltre allo stato di disoccupazione.
Il richiedente deve infatti risultare disoccupato da diverso tempo e aver smesso di percepire la Naspi da almeno tre mesi. Oltre a questo, è necessario dimostrare di aver maturato almeno 30 anni di contributi versati e aver compiuto 63 anni di età. L’ape Sociale non prevede la reversibilità mortis causa del beneficiario e non include la tredicesima mensilità.
I requisiti richiesti devono essere detenuti dal soggetto richiedente entro la fine dell’anno in corso in quanto la misura scadrà il 31 Dicembre 2020. Per quanto riguardo l’importo destinato alle pensioni d’invalidità si attendono novità a breve.
La Corte Costituzionale ha infatti decretato che i 286 euro attuali, sono una cifra incostituzionale per una pensione che si propone di assicurare una vita dignitosa al beneficiario. In relazione a questo, la Corte ha chiesto al governo di aumentarne l’importo. Al momento però di questi aumenti non c’è traccia e l’esecutivo non ha rilasciato dichiarazioni su quando verranno attuati.
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