Il viceministro dell’Economia ha dichiarato che Quota 100 non sarà rinnovata per il 2021 e che il Reddito di Cittadinanza ha bisogno di essere modificato.
Quota 100 non sarà rinnovata e il Reddito di Cittadinanza ha bisogno di essere cambiato e reso più simile ai sussidi che esistono negli altri paesi europei. Queste le dichiarazioni rilasciate da Antonio Misiani, viceministro dell’Economia e delle Finanze. Misiani è stato intervistato da Enrica Agostini nel corso di un intervento tenuto alla Summer School della Scuola di Politiche. Un istituto fondato da Enrico Letta e diretto da Marco Meloni. Il viceministro ha infatti affermato, rispondendo a delle domande su queste due misure che “quota 100 scade a fine 2021 e non verrà prorogata. Il reddito di cittadinanza va cambiato e reso molto più simile agli strumenti degli altri Paesi”.
Quota 100 è una misura che permette a lavoratori dipendenti, parasubordinati e autonomi di poter andare in pensione prima dei termini stabiliti dalla Legge Fornero usufruendo di requisiti meno severi di quelli attualmente previsti dall’uscita anticipata. Per potervi accedere occorre aver maturato almeno 38 anni di contributi e un’età anagrafica minima di 62 anni. Questa misura previdenziale, essendo stata adottata in via sperimentale, vale soltanto per coloro che maturano questi requisiti in un arco temporale compreso tra il 1 Gennaio 2019 e il 31 Dicembre 2021. Hanno diritto a questa prestazione, erogata su specifica richiesta del contribuente, tutti i lavoratori che risultano iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e ai fondi sostitutivi ed esclusivi dell’A.G.O. Risultano esclusi da questa misura il personale che fa parte delle Forze Armate, della Polizia e Polizia Penitenziaria, i dipendenti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e il personale della Guardia di Finanza.
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