Recovery Fund, il governo pensa a un taglio delle pensioni?

Recovery Fund, il governo dovrà presentare un piano su come spendere le risorse entro Gennaio 2020. Si continua a discutere di un possibile taglio alle pensioni

Il governo italiano dovrà presentare alla Commissione Europea, entro la data di Gennaio 2020, il Recovery Plan nazionale in cui saranno dettagliate le spese che la nostra nazione intende sostenere con i fondi che arriveranno dal Recovery Fund. L’esecutivo guidato da Conte è al lavoro ormai da settimane, ma non sarà semplice mettere d’accordo tutti all’interno del paese. Se poi fosse vero che Bruxelles imponesse una riforma delle pensioni sulla base di quella operata dall’ex Ministra Fornero, la situazione si farebbe ancora più complessa.

Eppure è stato il Ministro agli Affari Europei Enzo Amendola a dichiarare alcuni giorni fa che bisogna prendere atto che le pensioni hanno al momento un peso insostenibile sulla spesa pubblica del paese.

Recovery Fund, il monito di Mattarella a non sprecare un’occasione storica

Un monito diverso è arrivato invece dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha invitato il governo dal non perdere quella che ha definito come “un’occasione storica” sperperando i soldi che arrivano come a suo giudizio è già avvenuto negli anni Ottanta.

Il lavoro per l’esecutivo si prospetta dunque arduo, considerato anche che bisognerà sempre e comunque mostrare una certa sintonia d’intenti con l’Ue. Di sciure, molte di queste risorse saranno stanziate nei processi di digitalizzazione e mobilità sostenibile, così come in formazione, istruzione e ricerca.

Ma la crisi economica scatenata dal coronavirus avanza, e se ci fosse bisogno di interventi straordinari a favore delle classi più disagiate? Non sempre l’Unione Europea ha ritenuto fosse la cosa giusta destinare fondi a misure esclusivamente assistenzialiste.

Un ragionamento condivisibile, ma non bisogna però dimenticare che se la Legge Fornero è diventata un vero e proprio cavallo di battaglia della Lega Nord, è stata soprattutto per il tipo di dramma sociale che ha creato tra le persone.

Un errore che sarebbe forse opportuno non ripetere.

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