A Palermo un avvocato è stato denunciato per truffa e falso ed esercizio abusivo della professione. L’uomo aveva già dei precedenti.
A Palermo, un avvocato civilista di nome Adriano Lapone, è stato sospeso all’esercizio della professione. Una decisione nata in seguito alla denuncia di tre persone che lo hanno accusato di truffa. Dalle testimonianze delle vittime, diversi sarebbero gli illeciti commessi. Si racconta ad esempio che Lapone si fece pagare in anticipo da un cliente per una consulenza legale, salvo poi non presentarsi alle udienze. Oppure di quando fornì a un suo assistito un documento che si sarebbe rivelato in seguito falso.
Elisabetta Stampacchia, giudice delle attività preliminari ha disposto per l’avvocato l’obbligo di dimora e il divieto di potersi allontanare dalla sua abitazione in alcuni orari. Una scelta che ha motivato spiegando che esiste ancora il pericolo che l’indagato possa truffare altre persone.
Questo perché Lapone possiede dei precedenti. Era già stato infatti condannato per esercizio abusivo della professione, falso e truffa. Le indagini sono state condotte dalla sezione di polizia giudiziaria della Polizia i Stato in servizio presso la Procura e coordinate dal sostituto procuratore Francesca Mazzocco e dal procuratore aggiunto Sergio Demontis.
Nel provvedimento emesso dal Gip, viene spiegato che l’avvocato si è reso protagonista di illeciti di accertata gravità e di una totale assenza di scrupoli morali nell’esercizio della sua professione. Oltretutto, il Gip precisa anche che la sospensione dalla sua attività professione non risulta sufficiente a “limitarne la propensione criminosa”. Questo il motivo per cui si è scelto di sottoporlo all’obbligo di dimora.
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