Recovery Fund, aiuti economici Ue potrebbero slittare ancora. L’Olanda ha minacciato di non firmare l’intesa se non sarà pienamente convinta.
Il Recovery Fund rischia di subire dei nuovi ritardi che potrebbero far slittare ulteriormente l’arrivo degli aiuti economici nel nostro paese. A mettere quello che è forse il più importante veto sulla questione è stato il premier olandese Mark Rutte.
Questi infatti ha annunciato che laddove non condividesse il contenuto degli accordi che verranno stabiliti in Consiglio Europeo il 15 Ottobre, potrebbe anche decidere di non ratificare il Recovery Fund.
Un’ipotesi che metterebbe in discussione per intero l’intesa che era stata trovata a luglio. E in quel caso, non sarebbe sbagliato parlare di fallimento delle politiche europeo di fronte a una delle crisi economiche più drammatiche della storia.
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte continua però a dichiararsi ottimista sulla questione. Il premier confida che sarà possibile giungere a un accordo anche con paesi fortemente critici come l’Olanda.
Ma nonostante abbia spiegato ai giornalisti di non essere preoccupato su quello che accadrà a Bruxelles nel corso della prossima riunione, ha anche aggiunto che allo stato attuale delle cose “non è possibile procedere speditamente”.
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La Germania intanto vorrebbe invece che venga formalizzata la possibilità di bloccare i fondi aiuto europei per tutti quei paesi, come ad esempio l’Ungheria di Orban, che continuano a violare lo stato di diritto nelle loro nazioni. Una proposta che per il momento, non ha ancora trovato il plauso dei cosiddetti paesi frugali.
Evidente come a questo punto, le riunioni del Consiglio Europeo che si terranno a metà ottobre saranno fondamentali per il futuro del Vecchio Continente. In un’Europa sempre più stremata dalla pandemia, sia in termini economici che sanitari, cosa accadrebbe se gli aiuti economici dell’Ue tardassero ancora ad arrivare? E quanto tempo sarebbe necessario per giungere a una nuova intesa?
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