Coronavirus, in Sicilia è record di contagi. Nonostante le stime siano influenzate dall’aumento dei tamponi, preoccupano il numero dei ricoveri.
Lo si era capito da almeno una settimana, ma adesso le ultime stime uscite sull’incremento dei nuovi positivi per regione lo hanno ufficialmente confermato. In Sicilia è record di contagi da quando è iniziata la pandemia. Mai infatti, nei giorni che vanno dal 26 Settembre a oggi si era mai registrati così tanti casi all’interno dell’isola. In precedenza il massimo dei contagi che si erano avuti in una settimana erano stati di 896 nella settimana tra il 21 e il 28 Marzo.
Adesso si è invece superata quota mille, con un numero totale di casi di 7596. Anche se bisogna anche considerare che questo aumento trova una prima spiegazione nel fatto che rispetto ai primi mesi della pandemia, i tamponi sono in continuo aumento. Desta però una certa preoccupazione il fatto che rispetto alla settimana scorsa ci siano stati più ricoveri a causa del coronavirus. Sono stati in tutto 322, con sette persone che sono finite in terapia intensiva. Il virus in ogni caso avanza anche perché undici morti in appena sette giorni non si registravano dal mese di Aprile. L’Istituto Superiore della Sanità aveva lanciato da giorni l’allarme sull’isola sostenendo come l’indice contagi fosse molto più alto della media nazionale.
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Record di contagi in Sicilia, cosa dice il report settimanale dell’IIS
Nel report settimanale che viene pubblicato in accordo con il Ministero della Salute, l’IIS scrive che “il virus oggi circola in tutto il Paese. Si conferma un aumento nei nuovi casi segnalati in Italia per la nona settimana consecutiva con una incidenza cumulativa negli ultimi 14 gg di 34,2 per 100mila abitanti (periodo 14/9-27/9) (vs 31,4 per 100mila abitanti nel periodo 7/9-20/9). Giovanni Rezza, direttore generale del Ministero della Salute, durante la sua partecipazione al Festival della Scienza Medica di Bologna ha commentato gli ultimi dati sul numero dei nuovi casi affermando che “ora vediamo un piccolo picco di casi che stanno ricrescendo, una situazione migliore dei Paesi vicini, ma che comincia in qualche misura ad essere un segnale d’allarme. In Europa l’Italia in questo momento è uno dei Paesi con una situazione migliore rispetto per esempio alla Francia e alla Spagna in modo particolare. Sta salendo la curva dei casi nel Regno Unito, anche nei Paesi dell’Est Europa è piuttosto elevata, insomma c’è una situazione sicuramente da tenere sotto controllo”.
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