Il governo sta pensando a un prelievo forzoso sui conti correnti? L’ipotesi è stata lanciata da un importante analista finanziario.
“L’idea di un prelievo forzoso sui correnti spaventa sempre più e non è improbabile sul lungo periodo”.
Queste le dichiarazioni di Giuseppe Pascarella, ceo del gruppo Pasca Profit e uno dei più importanti analisti di società finanziarie negli Stati Uniti. Un giudizio che nasce, come ha spiegato lui stesso in un’intervista concessa a Il Tempo, dal fatto che la crisi scatenata dal coronavirus sta delineando un futuro sempre più incerto dove “le casse dello Stato sono in sofferenza e i soldi del recovery fund slitteranno verosimilmente al 2021 l’Italia ha urgente bisogno di liquidità”.
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E a quel punto l’esecutivo potrebbe non resistere alla tentazione di chiedere ai cittadini un ulteriore sacrificio considerato che “ci sono circa 1500 miliardi di euro parcheggiati nei conti correnti, ed è tutt’altro che impossibile che il governo possa annunciare prossimamente una percentuale, calcolata rispetto al totale dei saldi sui conti disponibili, dell’importo da prelevare forzatamente”.
Intanto, dopo le nuove misure restrittive imposte dal governo, l’ombra di un nuovo lockdown sul nostro paese sembra sempre più vicina. E d’altronde, le recenti dichiarazioni rilasciate all’Ansa da Filippo Anelli, Presidente della Federazione Nazionale dell’Ordine dei Medici, sono tutt’altro che rassicuranti: “Le misure del nuovo dpcm sono l’ultimo tentativo del governo prima di un inevitabile lockdown totale, se non dovessero funzionare”.
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