Coronavirus, didattica a distanza danneggia il futuro degli studenti. Lo rivela uno studio prodotto dalla Fondazione Agnelli.
L’emergenza sanitaria che stiamo affrontando a causa della pandemia di coronavirus, ci sta mettendo di fronte a delle conseguenze economiche molto difficili da digerire. E le proteste dei commercianti di questi giorni contro il nuovo Dpcm governativo sono la prova inconfutabile di un paese ormai ridotto allo stremo, che non sembra più disposto a tollerare la chiusura delle attività commerciali.
La Fondazione Agnelli ha pubblicato di recente uno studio in cui si è occupato di analizzare gli effetti nel lungo termine dei cambiamenti impressi da questa epidemia al mercato del lavoro. E le conclusioni a cui sono giunti gli studiosi, è che saranno gli studenti le vere vittime di questo complicato momento storico. In primo luogo perché la didattica a distanza non sembra al momento riuscire in alcun modo a “rimpiazzare” in modo efficace le lezioni di presenza, e questo significa che la preparazione delle giovani generazioni ne risentirà alquanto.
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E la prospettiva economica delineata dalla Fondazione è tutt’altro che rassicurante. I lavoratori di domani rischiano infatti di guadagnare circa 900 euro in meno rispetto a quelli di oggi.
Un problema con cui il governo dovrà cercare di confrontarsi al più presto. D’altronde, è stato lo stesso viceministro dell’Istruzione Ascani ad ammettere che al momento non si può considerare la didattica a distanza come una valida alternativa alle lezioni tradizionali.
Si tratta dunque di un problema molto seria che la politica non deve in alcun modo sottovalutare, nonostante sia evidente che in questi giorni le priorità siano altre e interamente incentrate sul contenimento di un’emergenza sanitaria che rischia di riportare il paese in una situazione simile a quella vissuta a Marzo. Gli studenti però hanno bisogno di studiare e di prepararsi al meglio in vista della loro entrata nel mercato del lavoro. Il rischio altrimenti è quello che vadano incontro a un ventennio di povertà.
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