Uno studio finanziato dalla Commissione Ue ha messo in evidenza come l’impatto della luce artificiale e naturale abbia una forte incidenza sulla nostra salute
Uno studio redatto dallo Scientific Committee on Emerging and Newly Identified Health Risk, un organismo istituito e che fa capo alla Commissione Europea, ha messo in rilievo l’esistenza di un legame tra la salute delle persone e l’illuminazione artificiale.
La ricerca sostiene infatti che un illuminazione non adeguata può modificare lo stato psicofisico di una persona, alterando ad esempio il suo battito cardiaco e riducendo la melatonina all’interno dell’organismo. Nulla di nuovo per certi versi considerato che ormai da tempo la scienza ha coniato il concetto di Human Centric Light. Un modo per sottolineare l’importanza che la luce sulla salute degli individui e di quanto sia importante monitorarne gli effetti.
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In particolar modo in un momento storico come questo in cui una pandemia globale ha costretto la maggior parte della popolazione a passare tantissimo tempo in casa rinuncia alla luce naturale del sole in molti casi.
Un bisogno che sembra essere stato recepito dal mondo del commercio che negli ultimi anni ha iniziato a lanciare sul mercato alcune soluzioni che si preoccupano di fornire alle persone un tipo di illuminazione che non abbia effetti negativi sul corpo.
Uno degli esempi più riusciti è la lampadina prodotta dalla Lightcycle Morph, che permette di regolare sia l’intensità che la temperatura della luce emessa. Insomma, l’impatto della luce artificiale sulla nostra salute è un fenomeno sottovalutato per troppo tempo e su cui la scienza lentamente inizia a porre la giusta attenzione. La speranza è che questi contribuiscono ad aumentare la nostra qualità della vita e a spingere per soluzioni che siano in grado di preservare la nostra salute e quella del pianeta.
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