Il Decreto Ristori Ter ha messo a disposizione delle famiglie dei buoni spesa fino a un valore massimo di 500 euro per le famiglie italiane. Vediamo nel dettaglio chi ha diritto a questo sussidio e quali sono i requisiti per accedervi.
La pandemia di coronavirus che ha colpito il nostro paese all’inizio di quest’anno, sta portando lentamente molte famiglie ad andare incontro a delle difficoltà economiche sempre più difficili da gestire.
Non è un caso d’altronde, se negli ultimi mesi le richieste per il Reddito di Cittadinanza abbiano subito un incremento mai visto in questi anni. Senza dimenticare tutti i commercianti che a causa della chiusura forzata delle attività in diverse parti del territorio nazionale, si ritrovano per l’ennesima volta costretti a non incassare. Per tutti questi motivi, nel nuovo Decreto Ristori Ter, il governo ha inserito molte misure a sostegno del reddito e delle categorie che risultano più pesantemente danneggiate da questa situazione.
L’esecutivo ha stanziato un fondo per una cifra pari a 400 milioni di euro destinate a sostenere economicamente le famiglie in difficoltà.
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Decreto Ristori, buoni spesa per le famiglie: saranno i comuni a decidere i requisiti
Spetterà ai singoli comuni del territorio individuare i beneficiari di questo sussidio e determinare i criteri con questo bonus verrà concesso ed erogato. Si tratterà di buoni spesa che potranno essere utilizzati per acquistare generi alimentari di prima necessità e potranno essere spesi nelle attività commerciali convenzionate.
Chiunque fosse interessato a questa misura, può informarsi presso il proprio comune di residenza e richiedere le modalità di accesso e i termini di presentazione della domanda. Nonostante i requisiti varieranno in tutta Italia, è altamente probabile che la richiesta di presentazione dell’Isee sarà invece comune a tutti come requisito.
Oltre a questo, il contribuente è tenuto a fornire alcune altre informazioni come l’attuale situazione lavorative ed eventuali altri sussidi statali che si sta percependo in quel momento. Per quanto invece riguarda gli importi, nel decreto è prevista una cifra per singolo beneficiario che va dai 300 euro ai 500 euro.
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