Rimborso bollo auto: non tutti lo sanno ma ci sono diversi casi in cui è possibile ottenerlo. Ecco quando di preciso.
“Caspita, il bollo auto”. Quante volte ci siamo detti questa frase? Tantissime. Ogni anno, puntuale, eccola che arriva. Perché la tassa di circolazione, diciamolo, è po’ un piccolo incubo per tutti gli automobilisti italiani. Una zavorra mal digerita, nonché l’ennesima imposta annuale, soprattutto se si possiede un’auto di grossa cilindrata. Perché il valore, come noto, è direttamente proporzionale al tipo di vettura che si possiede.
Ma ci sono anche diversi casi in cui è possibile ottenere un rimborso parziale o totale della cifra investita. Quando? Gli episodi più noti sono in caso di pagamento doppio, avvenuto per sbaglio, più alto o addirittura per un pagamento non dovuto. In quel caso, infatti, si otterrà facilmente la cifra chiamando al numero opportuno o recandosi presso l’esercizio in cui è stato effettuato il pagamento errato.
Ma c’è un ulteriore caso di cui non tutti sanno: ovvero per la rottamazione. Nel caso in cui decidessimo di disfarci di una macchina dopo aver pagato la tassa, infatti, si potrà ottenere la cifra. Ma attenzione: solo alcune regioni prevedono quest’opzione. Il Piemonte, per esempio. In questo caso si può chiedere la cifra per intero nel caso in cui la cifra di mancato godimento è di almeno quattro mesi.
Leggi anche: Bonus affitto da 1.200 euro: come funziona e chi può ottenerlo
Stesso discorso per la Lombardia, anche se in questo caso è previsto il rientro economico solo dalla frazione del versamento di cui non usufruito. Il Veneto offre invece una diversa possibilità, cioè ottenere una compensazione sulla nuova tassa che dovremo versare con una nuova auto. Nella provincia autonoma di Trento è possibile un rimborso dal mese successivo in cui non si ha più l’autovettura, purché siano trascorsi almeno quattro mesi.
Guarda anche: Bonus pc, come ottenerlo e i dati sulle richieste
La provincia autonoma di Bolzano, infine, permette un recupero crediti addirittura entro tre anni dal versamento. Anche in questo caso devono essere trascorsi però almeno quattro mesi dalla rottamazione. Cattive notizie, dunque, per chi vive nel Centro-Sud italiano: nelle regioni di questa fascia, purtroppo, non sono previsti rimborsi.