Rottamazione Ter e cartelle esattoriali: ecco le ultime novità tra i vari decreti e le possibilità per questo 2021. Si aggiungono ulteriori vantaggi per la famosa pace fiscale.
C’è anche la Rottamazione Ter tra le varie novità introdotte dal Governo per la pace fiscale. La misura, introdotta nel 2018 con la Definizione agevolata, spinge alla risoluzione in maniera pacifica di uno o più debiti con l’Agenzia delle Entrate che vanno dal 1 gennaio del 2000 al 31 dicembre del 2017. L’intervento permette di estinguere i propri conti in sospeso versando le somme dovute e senza affiancarci le sanzioni aggiuntive e tutti gli interessi di mora. La scadenza iniziale fissata era il 30 aprile 2019, salvo poi estenderla al 31 luglio 2019 con il successivo Decreto Crescita.
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Ma ci sono stati ulteriori aggiornamenti successivi. Con Decreto Ristori, infatti, la rottamazione ter ha previsto anche l’estinzione delle procedure esecutive per chi paga la prima rata. Il che significa che queste non verranno sospese, ma appunto del tutto estinte e depennate. Ma in caso di mancato pagamento della prima rata che permetterebbe di ottenere l’incentivo, l’ente economico sarebbe a quel punto tenuto ad aprire una nuova procedura esecutiva.
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L’altra novità è un ulteriore allungamento dei tempi, slittati prima al 10 dicembre 2020 e poi riportati al 1 marzo 2021 grazie all’ultimo Decreto Ristori Quarter. A questi vantaggi se ne aggiunge un altro: ovvero la possibilità di chiedere una nuova rateizzazione. Ma il beneficio principale resta la possibilità dell’estinzione dell’esecuzione con il pagamento della prima rata, una possibilità preziosa e per la quale chiunque rientri nella problematica dovrà valutare molto attentamente.