Usa, spediti due bombardieri in Medio oriente. Una scelta che rivela la volontà americana di rafforzare la sua presenza militare in una zona considerata strategica.
Gli Stati Uniti hanno inviato in Medio Oriente due bombardieri B-52. Una decisione che gli esperti internazionali vedono come l’ennesimo segnale di avvertimento che si vuole lanciare all’Iran.
La difesa americana oltretutto ritiene che la nazione non abbia dimenticato la morte del generale Soleimani, ucciso a gennaio dello scorso anno da un raid militare Usa, è che il governo farà di tutto per vendicarsi. La spiegazione ufficiale però, secondo il comunicato pubblicato dall’Air Force, è che lo scopo di questa missione sarà quello di “dimostrare il continuo impegno delle forze armate statunitensi per la sicurezza regionale e la deterrenza contro le aggressioni”.
La situazione continua a restare molto tesa. Alcuni giorni fa è stato lo stesso Pentagono a dichiarare che la portaerei USS Nimitz non è riuscita a rientrare sul suolo americano ed è rimasta bloccata nella regione mediorientale a causa delle forti pressioni esercitate dal alcuni funzionari iraniani.
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Il bombardiere inviato dagli Usa in Medio Oriente è un mezzo pesante a lungo raggio progettato per eseguire diverse tipologie di missioni.
La scelta del suo dispiegamento lascia chiaramente intendere la volontà americana di rafforzare la presenza militare in tutta la zona in una strategia di tensione iniziato nel 2018, quando gli Stati Uniti sotto la guida di Donald Trump, hanno deciso di ritirarsi dall’accordo sul nucleare iraniano.
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Già il 30 Dicembre dello scorso due bombardieri americani avevano sorvolato la regione del Golfo mentre alcuni giorni prima era stata la stessa Marina Usa a dichiarare che il governo aveva spedito un sottomarino e due navi da guerra nel golfo arabo.