Irpef, cala sempre di più il dato relativo alle dichiarazioni in Italia. Metà dei cittadini dichiara il minimo, un’altra parte addirittura omette la dichiarazione.
Si abbassa sempre di più in Italia il valore delle dichiarazioni Irpef. Lo evidenzia Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate, intervenuto in un’audizione presso le Commissioni congiunte Finanze di Camera e Senato. Secondo quanto emerge, metà dei contribuenti italiani dichiara infatti meno di 17.000 mila euro.
Il che significa che la curva considerata si sta abbassando sempre di più, con un’Italia che fatica a riprendersi da una crisi partita – dati alla mano – dal 2008-2009 e amplificata anche quest’oggi dal Covid-19. La media precisa che emerge quest’oggi è 16.795 euro, con appena lo 0.1% che registra più di 300 mila euro annui.
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Ma al netto di un dato che certifica una seria e concreta difficoltà economica, spunta anche un inquietante dato relativo ai cittadini che non dichiarano nulla ogni anno e falsando inevitabilmente il quadro. Secondo un’indagine realizzata da Itinerari Previdenziali, addirittura circa la metà degli italiani non dichiara nulla e non paga assolutamente nulla di Irpef in quanto non ha reddito.
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Così scatta la beffa e chi paga regolarmente ha la peggio. Il peso, infatti, grava soprattutto sull’appena 13% che registra più di 35 mila euro e versa il 58.9% di Irpef rivelandosi così la categoria più tartassata tra tutte. Per la serie: se metà dichiara meno di 17 mila euro e versa appena il 2.4%, il resto dovrà andare giocoforza su chi guadagna di più.