L’Agenzia dell’Entrate ha suggerito di individuare un reddito minimo esente dalle tasse. La proposta rientrerebbe nel piano di riforma dell’Irpef – imposta sul reddito delle persone fisiche.
Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate, in sede di commissione Finanze di Camera e Senato sulla riforma fiscale ha avanzato la sua proposta sull’Irpef. Durante la sua consultazione ha fatto presente che la base imponibile è colpita da imposte sostitutive con una sottrazione di entrate pari a 80 miliardi all’anno.
Per questo motivo ha continuato sottolineando come potrebbe essere utile introdurre un reddito minimo esente da tasse. Quest’ultimo dovrebbe essere considerato in base al nucleo familiare e modulato secondo le modalità dell’assegno unico. Di seguito tutti i dettagli sul reddito minimo esente dalle tasse su proposta dell’Agenzia delle Entrate nel contesto della riforma fiscale.
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Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate, ha presentato alcune proposte sull’imposta sul reddito delle persone fisiche – Irpef. L’idea si basa su una rimodulazione della base imponibile e una riduzione delle aliquote. Inoltre, quella avanzata è anche una proposta sulla revisione del sistema di detrazioni e deduzioni fiscale.
Si tratta di una misura sul reddito minimo esente che vada a sostituire le detrazioni e gli assegni per lavoro e figli, ma che tenga anche conto – come sempre – della composizione del nucleo familiare.
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La riforma dell’Irpef è molto ampia e complessa. Al vaglio l’ipotesi di introdurre per tutti una flat tax per un reddito minimo esente. La riforma fiscale dovrà avere i seguenti obiettivi: