Digitale terrestre, come disfarsi del proprio decoder

Digitale terrestre, ecco come verificare il proprio decoder ed eventualmente disfarsi dello stesso nel caso non fosse adatto per lo switch off in arrivo.

Switch off digitale terrestre: la data di partenza è ancora lontana, ma è giusto già prepararsi ed eventualmente attrezzarsi nel caso in cui l’attuale dispositivo non fosse adeguato per il passaggio. Il motivo del cambiamento, come noto, riguarda il passaggio alla trasmissione DVB-T2, nonché un’estensione dello standard DVB-T basata tuttavia sul 5G.

Tuttavia non tutti i televisori saranno attrezzati per questo passaggio. E quelli che non lo saranno dovranno necessariamente munirsi di un nuovo decoder per restare al passo e continuare a trasmettere regolarmente. Così molti italiani si stanno già chiedendo come verificare se il proprio rientro o meno in questo range.

Digitale terrestre, la verifica per lo switch off

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Partiamo da un presupposto: se il dispositivo è stato acquistato dal 2017 in poi, non dovrebbero esserci problemi. Tuttavia una prima verifica è possibile testando gli attuali canali in HD e dunque dal 500 in poi. Se dovesse rispondere positivamente, allora il mezzo è attrezzato per il passaggio.

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Un altro controllo altrimenti lo si può fare con due canali test che corrispondono al 100 e al 200: se in questo doppio caso vi comparirà una schermata blu col messaggio “Test HEVC Main10”, allora la Tv è ufficialmente attrezzata. Se invece non vi dovesse comparire, è opportuno riprovarci dopo aver fatto un ripristino generale con tanto di aggiornamento di canali.

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Un’altra domanda che segue in questa questione è la seguente: qualora Tv o decoder non fossero adeguati, come disfarsene regolarmente? La primissima soluzione è riportare il dispositivo presso il punto di vendita ove vi fu l’acquisto anni fa. Altrimenti – anche se è un tantino più impegnativo tra calendario e appuntamenti – l’alternativa è recarsi presso un’isola ecologica del proprio comune.

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