Truffa immobiliare, clamoroso caso a Roma con un blitz che ha portato a 13 arresti totali. La dinamica è sconcertante.
Blitz della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza nella Capitale: 13 persone sono state arrestate per una maxi truffa immobiliare. E’ stata così la custodia cautelare nei confronti di 5 persone al vertice di due organizzazioni unite ma che agivano parallelamente, arresti domiciliari invece per altri 8 membri non principali ma che hanno comunque preso parte all’illecito. Il tutto è avvenuto dopo una lunga indagine svolta dal comando Provinciale della GdF e della Questura di Roma.
I truffatori si muovevano nel seguente modo: individuavano immobili in vendita a Roma, per poi ingaggiare persone che, con documenti falsi e numeri di telefono inesistenti, si spacciavano per i proprietari delle case e realizzavano contratti di compravendita di fronte a un notaio ignaro di tutto. Il problema è che quando poi giungeva sul conto la cifra stabilita per l’acquisto, questa spariva poco dopo l’atto di vendita.
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Così le persone coinvolte, individuate dopo mesi, sono accusate di “truffa, possesso e fabbricazione di documenti falsi“ ma anche di “sostituzione di persona ai danni di istituti di credito e ignari cittadini mediante fittizie compravendite immobiliari e illecite richieste di finanziamento”.
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Come immaginabile, l’allarme è scattato su segnalazioni di alcuni proprietari che venivano a conoscenza della vendita di una loro abitazione. Il tutto, però, appunto senza aver mai dato il consenso o realizzato alcuna trattativa. Diverse sono state anche le denunce giunte da direttori di di banche per rate di rimborso insolute e con i soggetti in questione ormai del tutto irreperibili. I fatti risalgono tra la fine del 2018 e l’inizio del 2020, con cinque episodi certificati per una somma totale di 600.000 euro.