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Pratiche commerciali scorrette

Striscia la Notizia scopre una nuova truffa, si chiama “man in the mail”

Durante la puntata di martedì 26 gennaio 2021, Striscia la Notizia ha fornito diverse informazioni su una nuova truffa chiamata “man in the mail”. Quello descritto è un attacco hacker che prevede uno strano scambio di iban.

Il celebre telegiornale satirico di Antonio Ricci, Striscia la notizia, è da sempre in prima linea nel mettere in guardia i propri telespettatori sui possibili raggiri. Anche nel corso della puntata di martedì 26 gennaio 2021, ha diffuso molte informazioni su una nuova truffa online che ha già coinvolto un gran numero di persone.

Nello specifico, durante il servizio trasmesso, l’inviato Riccardo Trombetta ha descritto un attacco hacker in seguito al quale alcuni truffatori hanno la capacità di manomettere la casella postale della vittima di turno.

In questo modo sono in grado di ottenere informazioni importanti con cui eseguire la truffa del cambio dell’iban. Di seguito tutti i dettagli per sapere in cosa consiste e alcuni consigli per difendersi.

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Nuova truffa online sul cambio dell’iban scoperta da Striscia la Notizia

Pixabay

Alcuni truffatori riescono a compromettere la casella di posta della vittima e in questo modo ottengono dati e informazioni utili per attuare la truffa del cambio dell’Iban. In sostanza, come illustrato dall’esperto di sicurezza informatica, Denis Frati, alcuni cyber criminali sono in grado di introdursi in uno scambio di comunicazioni via email, prendendo l’identità di uno di essi.

Questa truffa è stata chiamata “man in the mail“, che letteralmente significa uomo nella posta. Il raggiro in questione avviene in modo silenzioso. Il malintenzionato attende, ad esempio, l’arrivo di una fattura e altera l’iban scritto sul documento. Così, l’utente che riceverà l’email andrà ad effettuare il pagamento a favore proprio del truffatore.

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In caso di pagamenti onerosi è buona pratica contattare il destinatario e rivedere con lui tutti i dati della fattura.

Pubblicato da
Sarah Fiorilli