Equitalia%2C+cartella+annullata%3A+storica+sentenza+pro-partite+Iva
consumatorecom
/2021/01/29/equitalia-cartella-annullata-storica-sentenza-partite-iva/amp/

Equitalia, cartella annullata: storica sentenza pro-partite Iva

Equitalia, arriva una storica sentenza dal Tribunale di Lecce. 

Duro colpo per l’Agenzia delle Entrate/Riscossione, nonché l’ex e famigerata Equitalia. Nelle ultime ore si è registrata infatti una sentenza storica per quanto riguarda le cartelle esattoriali e presunte inadempienze. La questione arriva dal Tribunale di Lecce e riguarda in particolare le partite Iva. A tal proposito, è stata del tutto annullata una cartella di circa 100.000 euro emessa nei confronti di un’azienda del Salento.

Più specificamente la società aveva contestato un pignoramento dell’ente fiscale da circa 400 mila euro. Ma di questi circa 100 mila risultavano non dovuti in quanto già pagati in precedenza. L’azienda ha presentato così un’istanza ai sensi della legge n. 228/2012 in cui dimostrava effettivamente l’importo già pagato.

Equitalia, cancellata cartella esattoriale da 100.000 euro

Foto Pixabay

Oggi, a distanza di tre anni da quando tutto ha avuto inizio, il giudice Paolo Moroni ha considerato illegittimi questi 100.000 euro perché l’Agenzia non ha mai fornito spiegazioni alla società in merito alla contestazione. Secondo quanto stabilito, passati i 220 giorni senza alcuna risposta, il debito non sarebbe più eseguibile.

Ecco quanto si legge precisamente dalla sentenza emessa: “La società opponente ha documentalmente provato di avere presentato il 15.04.2019 … la dichiarazione in cui dava atto di avere effettuato il pagamento del dovuto per la cartella n…. allegando le ricevute dei versamenti di volta in volta effettuati. Ciò nonostante ADER aveva comunque dato corso alla notifica del pignoramento anche con riferimento alla predetta cartella …”

Leggi anche: Equitalia, annullati migliaia di debiti pregressi: i dettagli

“La legge n.228/2012 stabilisce che un contribuente può presentare una semplice istanza e e contestare un eventuale atto ritenuto illegittimo. Se l’ente impositore non risponde nel termine di 220 giorni, il debito si annulla. Ma nonostante sia passato questo periodo, nel nostro caso l’Agenzia delle Entrate non ha voluto annullare i tributi”, ha spiegato l’avvocato Matteo Sances. Adesso il concetto è stato ribadito: alle condizioni suddette, la l’impegno arrestrato si cancella in automatico.

Potrebbe interessarti anche: Cartelle esattoriali, senza decreto ripartiranno da febbraio

Sulla questione si è pronunciato anche Antonio Sorrento, presidente di partite Iva nazionali: “La legge è chiara: in caso di mancata risposta all’istanza, il debito si annulla. Tuttavia, nonostante quanto detto, l’Amministrazione latita. Eppure segnaliamo da tempo una mancanza di dialogo concreta e costruttiva tra Fisco e imprese varie. Non vorrei che la Convenzione stipulata tra l’Agenzia delle Entrate e il Mef per il triennio 2019/2021 stia peggiorando la situazione…”. 

Pubblicato da
Redazione Consumatore