La truffa denominata del “Caro nipote” viene eseguita ai danni di anziani fingendo incidenti inesistenti o familiari in pericolo di vita.
La Polizia di Stato del comando di Novara ha portato a termine nei giorni scorsi arresti e perquisizioni personali e locali, a Novara e provincia, nei confronti di un’associazione a delinquere, a carattere transnazionale. Gli affari di questi malviventi consistevano nella realizzazione di truffe aggravate nei confronti di persone anziane e indifese.
Le indagini condotte dai poliziotti della squadra mobile hanno accertato che il gruppo di truffatori aveva la sua sede logistica in Polonia e la centrale operativa a Novara. Quelle portate assegno sono oltre 50 truffe nelle province di Novara, Vercelli, Como e in territorio elvetico.
I raggiri erano eseguiti con la cosiddetta tattica del “Caro nipote“. I malviventi, infatti, simulavano incidenti inesistenti o familiari in pericolo di vita a causa dell’infezione da Covid-19.
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In sostanza, il modo di operare utilizzato dall’associazione a delinquere era sempre lo stesso e sfruttava la vulnerabilità e la buona fede delle vittime. Gli anziani erano contattati telefonicamente da soggetti che facevano finta di essere loro prossimi parenti – finti figli o nipoti – che convincevano l’anziano di turno ad aiutarli.
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Le scuse usate erano quelle di aver causato un grave incidente stradale o di essere in imminente pericolo di vita dopo aver contratto il Coronavirus. Così, convincevano le vittime a raccogliere tutto il denaro e gli oggetti preziosi presenti in casa. Secondo quanto riferito loro dai malviventi, infatti, quello era il solo modo che avrebbe evitato ai cari di essere tratti in arresto dalle Forze di Polizia o l’unico modo per assicurargli le cure e salvargli la vita.