La crisi di governo ha inevitabilmente allungato i termini per l’approvazione del Decreto Ristori 5.
La crisi di governo innescata da Italia Viva, ha inevitabilmente fatto slittare diversi decreti che l’esecutivo guidato dal premier Conte si accingeva a varare. Tra questi, vi era anche l’approvazione del decreto Ristori 5, che conteneva misure a sostegno dei cittadini per una cifra complessiva vicina ai trentadue miliardi di euro.
Tra i vari provvedimenti al suo interno, vi erano i contributi a fondo perduto destinati alle attività commerciali più colpite dalle misure restrittive, i bonus per lavoratori stagionali, partite iva, così come alcune proroghe sulla cassa integrazione Covid e indennità di disoccupazione.
Nella giornata di oggi dovrebbe chiudersi il primo giro di consultazioni al Quirinale. La sensazione però, è che bisognerà aspettare ancora qualche giorno per capire dove ci porterà questa crisi di governo.
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Crisi di governo, approvazione decreto Ristori 5 slitta alla prossima settimana
Un’attesa che costringe dunque tutti i contribuenti che aspettano i nuovi aiuti economici a pazientare, in un momento storico che continua ad essere difficilissimo per i cittadini, con una crisi economica che sembra appena all’inizio.
È stata però approvata in extremis la proroga riguardante la sospensione delle cartelle esattoriali, che viene rinviata alla data del 28 febbraio.
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Un nuovo allungamento dei termini, dopo il primo varato a metà Gennaio, su cui però il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, si è dimostrato parecchio critico. A suo parere infatti, piuttosto che una sospensione delle notifiche, sarebbe stato più saggio ideare un piano di dilazione dei pagamenti verso tutti quei contribuenti che risultano morosi nei confronti dello Stato.