Cristian Lanzi, sindacalista della Cgil, è stato licenziato per aver scattato un selfie con Matteo Salvini mentre era in malattia.
Cristian Lanzi, sindacalista della Cgil, era in malattia dal 2 ottobre 2019 con prognosi fino al 6 dicembre. Ma il 18 novembre si è recato al Minerbio, alle ore 15.00, per vedere il leader leghista, Matteo Salvini.
Dopo essere stato licenziato, il sindacalista potrà tornare ora al suo posto di lavoro grazie alla sentenza di un giudice. Infatti, il Tribunale civile di Bologna, sezione lavoro, nella giornata del 2 febbraio ha annullato il licenziamento e reinserito il dipendente di una azienda bolognese di logistica.
L’uomo di 47 anni, Cristian Lanzi, è anche rappresentante Rsa della Filt Cgil. Il sindacalista era stato allontanato dopo aver preso parte a una manifestazione della Lega a Minebio – in provincia di Bologna -, durante la quale aveva scattato un selfie con il leader Matteo Salvini. Tutto questo avveniva mentre il signor Lanzi era in malattia.
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Licenziato per un selfie con Salvini
Cristian Lanzi è residente a Granarolo e dal 2 ottobre 2019 era in malattia con prognosi fino al 6 dicembre. Il 18 novembre decise di andare a Minerbio per vedere Salvini, che proprio in quella data decide di cambiare la sua agenda all’ultimo per visitare uno zuccherificio.
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Il sindacalista scatto un selfie con il leader leghista, che però venne trasmesso da una tv locale e visto dai suoi datori di lavoro. Il 22 gennaio 2020 Lanzi fu licenziato. I datori di lavoro definirono la sua come una “grave infrazione alla disciplina” e una “violazione dei doveri di fedeltà, buona fede e correttezza”. Quella foto con sorriso, inoltre, “indispettì non poco anche i suoi colleghi, soprattutto in considerazione della sua carica di Rsa”.