L’inchiesta sul cibo spazzatura di Martin Blanchard e Maud Gangler parte da un cordon bleu per raccontare il dietro le quinte dell’industria alimentare e, in particolare, del junk food.
La video-inchiesta di 90 minuti condotta da Martin Blanchard e Maud Gangler lega la convenienza economica dei prodotti ultralavorati, che ricadono spesso nella categoria del junk food o cibo spazzatura, alla loro composizione.
Leggi anche: Usa, Youtube: la pubblicità sul cibo spazzatura adesso preoccupa
“L’invasione del cibo spazzatura“, così si intitola l’inchiesta di Blanchard e Gangler, esamina il junk food da ogni punto di vista. A partire dalla sua ricetta, in cui spesso trovano posto additivi riconosciuti come pericolosi o comunque controversi e sottolinea l’impatto negativo che un uso smodato di questo tipo di cibi lavorati può avere sulla salute.
Ma non sono solo i prodotti a base di carne a finire nell’inchiesta. Anche gli ultralavorati vegani sono trattati perchè, anche in caso di un prodotto all’apparenza sano, può nascondersi una sfilza di additivi e sostanze di cui non dovremmo abusare.
L’inchiesta parte da un prodotto che tutti, almeno una volta, abbiamo mangiato: il cordon bleu. La ricetta di base è facile: carne, prosciutto, formaggio, pangrattato. Ma perchè poi, e qui parte l’inchiesta, se acquistiamo un cordon bleu confezionato la lista degli ingredienti va avanti per diverse righe?
Quella degli ultralavorati è un’industria in espansione anche e soprattutto per il basso prezzo finale dei prodotti che, per almeno una fascia di popolazione, è una discriminante importante al momento della scelta in un supermercato. Sono poi prodotti veloci da preparare, che ben si inseriscono in uno stile di vita frenetico in cui cucinare è visto spesso come un problema da risolvere nel minor tempo possibile.
Leggi anche: Etichette alimentari, il manifesto di Altroconsumo
Ma dietro il basso prezzo e la velocità c’è un mondo di cui dobbiamo essere consapevoli.