Reddito di cittadinanza, bonus e non solo a rischio col nuovo governo Draghi: potrebbero esserci delle spiacevoli novità in arrivo.
Via reddito di cittadinanza, sussidi e bonus vari: potrebbe essere questa una delle grandi novità del nuovo governo targato Mario Draghi. Fuori una lunga lista di interventi sociali che non hanno fatto altro che gravare sulle casse nazionali, dentro una nuova politica più cinica e mirata appunto al taglio dei costi eccessivi. E’ quanto sostiene lo storico e il politologo Marco Revelli intervenuto ai microfoni di TPI.
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Reddito di cittadinanza a rischio con Draghi?
Quel che è certo – assicura l’esperto – è che da banchiere e sintesi dei poteri forti l’ex presidente della BCE non rientrerà nell’idea di alcuni interventi statali attualmente presenti: “Di sicuro nel suo dna non ci sta né la flat tax, né il reddito di cittadinanza. Non ci sono la quota 100 e nemmeno i bonus e la distribuzione dei sussidi, le politiche assistenziali. Non c’è la sensibilità delle sofferenze del micro tessuto economico, che però è una parte importante della società italiana. Il prezzo sociale che pagheremo sarà altissimo”, assicura.
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In sintesi: mentre la politica dell’uscente Premier Giuseppe Conte era proiettata principalmente sul popolo e sulle varie misure di sostegno, quella del neo presidente Draghi sarebbe invece finalizzata più in generale all’aspetto economico nazionale. Quindi con maggior indifferenza, insensibilità e senza troppo considerare una serie di piccole ma fondamentali misure finora attuate. L’eliminazione o il ridimensionamento del reddito di cittadinanza, pertanto, ora diventa una delle principali preoccupazioni col nuovo Esecutivo.