Imu-Tari, ecco tutte le novità per questo uovo 2021. Sono previste esenzioni per diverse situazioni e in quel caso scatta la riduzione se non l’azzeramento della tassa.
Imu e Tari, ecco il nuovo scenario fiscale per questo nuovo 2021. La premessa, ormai piuttosto nota, è che l’imposta municipale propria e la tassa sui rifiuti deve essere pagata anche sulle seconde case. Ci sono tuttavia delle differenze importanti a tal proposito. Scenari che comporterebbero esenzioni o riduzioni delle somme in base alle situazioni specifiche.
Per quanto riguarda l’Imu, questa va pagata per la seconda casa a meno che la prima non sia considerato un immobile di lusso. L’altra imposta, invece, va pagata anche sulla prima casa e anche in caso di affitto. La tassa, come noto, varia in base alla grandezza dell’appartamento e al numero di componenti del nucleo familiare in questione.
Una primissima eccezione per le due tasse sono previste per le case non abitate o inagibili. Come infatti riferisce l’articolo 1, comma 7474, lettera b della legge n. 160 del 2019, scatta una riduzione del 50% dell’Imu per i fabbricati che sono dichiarati ufficialmente inagibili o inutilizzati. La Tari, invece, non va proprio pagata se l’abitazione non presenta personale e dunque non vengono prodotti rifiuti.
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Un’altra situazione è quando una casa viene concessa in comodato d’uso, ovvero in ‘prestito gratuito’. Succede solitamente quando un genitore concede un’abitazione a un figlio senza, ovviamente, pretendere un affitto. In tale circostanza è previsto uno sconto del 50% della base imponibile a patto che chi occupi quell’appartamento non possieda altre abitazioni. Sono tuttavia esclusi in questa concessione gli immobili iscritti al catasto con categoria A/1, A/8 e A/9: ovvero abitazioni di lusso come ville, castelli o palazzi storici.
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E a proposito di storia: le strutture che hanno interesse storico e artistico (quindi situazione diversa alla precedente) grazie all’articolo 10 del decreto numero 42 del 22 gennaio 2004 anche possono ottenere un’esenzione pari alla metà della base imponibile a prescindere che venga utilizzata come seconda casa o data in comodato d’uso. Sono infine previste corsie preferenziali anche per i pensionati residenti all’estero, in questo caso pagando la metà dell’Imu e 2/3 della Tari, e per genitori che hanno l’affidamento dei figli dopo l’intervento di un giudice. In questa circostanza è prevista la totale esenzione dall’Imu.