Equitalia, altra pesante batosta per l’Agenzia delle Entrate/Riscossione: persa un’altra causa per una cartella esattoriale da 127 mila euro.
Altro boccone amaro per l’ex Equitalia. Un imprenditore umbro, infatti, ha trionfato in aula in occasione di un ricorso per una cartella esattoriale da 127 mila euro totali accumulati tra il 2013 e il 2018. Cifra non pagata e che ha portato all’ipoteca da parte dell’attuale Agenzia delle Entrate/Riscossioni di casa e capannone industriale.
Una situazione intollerabile da parte del manager e che ha portato a un pronto intervento attraverso un avvocato rivelatosi poi vincente. Secondo quanto stabilito, infatti, tali cartelle non erano più esigibile. Il legale ha riscontrato degli errori di forma all’interno delle stesse che alla fine ha portato l’ente finanziario a depennare – grazie alle leggi sulla rottamazione i debiti accumulati fino al 2015.
Leggi anche: Tasse non corrisposte, quando scatta la prescrizione
La vittoria in tribunale è arrivata precisamente per quel principio secondo il quale c’è un preciso arco temporale in cui delle pretese possono essere avanzate. Se entro 5 anni non vi è alcuna notifica dell’atto, di fatto le pretese esattoriali decadono in automatico e senza possibilità di replica. Ed è questo il motivo che ha visto quest’importante successo per l’imprenditore.
Leggi anche: Bonus facciate, per usufruirne serve la congruità dei costi
Una situazione molto simile a quanto accaduto a La Spezia di recente, dove un imprenditore di quasi 70 anni anche vince una causa contro Equitalia e vide cancellarsi il debito da 180 mila euro. Nella fattispecie il giudice dispose la cancellazione delle cartelle poiché non vi era la prova delle notifica delle cartelle esattoriali.