Caffè, un punto di riferimento assoluto in Italia. Un’abitudine dettata dalla cultura ma consigliata – senza esagerare – anche dal punto di vista medico.
Svegliarsi e prendersi subito una tazza di caffè la mattina, uno dei punti cardini della cultura italiana. La bevanda, estratta dai semi di alcune piccoli alberi tropicali, è di fatto un assoluto punto di riferimento nel nostro Paese. Un caffè la mattina per darsi subito lo sprint, uno il pomeriggio dopo pranzo e c’è chi cala addirittura un tris con un sorso anche serale.
Caffè, ecco perché berlo fa bene alla salute
Ma al di là del piacere e di un’abitudine ormai intrinseca in tutti noi, sono in realtà anche molteplici i benefici che tale bevanda fornisce. Oltre al potere di sveglia in virtù ovviamente della caffeina – la quale permette un miglioramento della concentrazione – tale prodotto rafforza anche le nostre cellule e protegge dall’azione dei radicali liberi. Ovvero un pericoloso effetto a catena scatenato da più fattori che danneggia le strutture cellulari.
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Un altro aspetto positivo del caffè – ovviamente quando non vi è un abuso – è la protezione dallo stress ossidativo. Ma sono anche le cellule del fegato a beneficiarne, le quali sono aiutate nell’ostacolare eventuali malattie come la cirrosi epatica. Il caffè, in tutte le sue tipologie, favorisce inoltre anche l’assorbimento degli alimenti con una sana produzione di succhi gastrici che migliorano la digestione.
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E’ chiaro che, come accennato prima, al fronte di tutti i benefici elencati, non bisogna nemmeno troppo esagerare. Come in tutto, del resto, urge un equilibrio affinché anche le cose più gratificanti e salutari non diventino nocive. E il caffè, da questo punto di vista, potrebbe comportare nervosismo, ansia e insonnia a causa della teina presente.