In quest’ultimo periodo il digitale terrestre è stato oggetto di diversi cambiamenti. Il più importante avrà luogo a fine anno con l’avvio dello switch off.
I MUX – abbreviazione di Multiplex – sono una tecnica utilizzata per trasmettere i segnali, sia radio sia televisivi, del digitale terrestre e in quest’ultimo periodo stanno subendo alcuni cambiamenti.
La suddetta tecnica permette di racchiudere le trasmissioni di diverse emittenti nella stessa banda di frequenza elettromagnetica. Il risultato è che bisogna risintonizzare i canali per capire quali sono stati eliminati e quelli che sono stati modificati con l’ingresso del loro equivalente in HD.
I canali 100, 200, 300, 400, 500, etc. devono essere utilizzati come test per comprendere se il decoder o la televisione di casa non saranno colpiti dalla rivoluzione del digitale. Entro giugno 2022, infatti, si concluderà il processo di switch off verso il DVB-T2. Quest’ultimo consiste in un’estensione dello standard DVB-T del consorzio europeo DVB per la modalità di trasmissione televisiva.
Se selezionando uno di questi canali, comparirà una schermata blu con un riquadro bianco e la scritta: “Test HEVC Main10”, non ci sono problemi in vista. Non sarà necessario, infatti, proseguire con l’acquisto di un nuovo decoder o televisore. Una buona sorte spetta anche a tutti i dispositivi acquisti dal 2017 in poi.
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Ci si avvicina a grandi passi verso settembre 2021, quando si passerà all’MPEG-4 e alla sua quantizzazione.
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Tale processo permette, attraverso uno specifico algoritmo di compressione, di trasmettere solamente la variazione dell’immagine.