Il dossier sull’Ilva sarà il primo vero tema critico con cui Mario Draghi è chiamato a confrontarsi.
Il dossier Ilva sarà sicuramente uno dei temi più ostici con cui il governo Draghi dovrà confrontarsi. La questione graverà adesso nello specifico sulle spalle del nuovo titolare del Ministero dell’Economia Daniele Franco, che dovrà confrontarsi con una vicenda complessa e di non facile soluzione.
In primo luogo c’è da completare l’operazione con ArcelorMittal, che si è interrotta a causa della crisi di governo. Ma il vero problema riguarda l’ingresso dello stato nel capitale dell’Ilva, una scelta che ha delle conseguenze politiche molto forti, alcune delle quali devono ancora palesarsi e sono ormai di fatto responsabilità del nuovo esecutivo.
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Ilva, al nuovo premier Draghi il compito di nazionalizzare
La scelta di dare il via a un percorso di nazionalizzazione dell’impianto richiede infatti una visione politica di ampio respiro, ed è probabile che questa sarà la prima vera prova politica a cui sarà chiamato Draghi in questa sua nuova “avventura” da premier. La situazione nella zona è tragica a causa delle fatture non corrisposte di ArceloMittal. I sindacati sono arrabbiati inoltre che all’ultimo incontro non si sia presentato nessuno in rappresentanza di Invitalia.
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La tensione a Taranto è palpabile ed è stato indetto uno sciopero per la data del 17 febbraio. Anche perché, non bisogna dimenticare che al momento, i 1.600 lavoratori di Ilva in amministrazione straordinaria, stanno per restare senza lavoro ed esclusi da qualunque tipo di processo di ricollocazione.