Cartelle esattoriali, cosa succederà dal prossimo 28 febbraio quando scadrà l’ultima proroga? Ecco quanto filtra a tal proposito.
Sospensione delle cartelle esattoriali fino al prossimo 28 febbraio: è questo quanto stabilito del Governo Conte nell’ultima proroga fiscale. Il problema, tuttavia, è che questa scadenza è ormai imminente. Il che complica non poco lo scenario italiano e lavoratori e cittadini già particolarmente segnati dalla crisi economica innescata dal Covid-19. Senza un rinnovo, del resto, si tornerebbe a procedere con l’Agenzia delle Entrate/Riscossione che tornerebbe a bussare alla porta di milioni di italiani.
Cosa succederà adesso? Tutto lascia sperare e credere a una nuova – anche se forse ultima – proroga anche per i prossimi mesi. Anche perché se il nuovo Esecutivo targato Mario Draghi non dovesse prendere provvedimenti, dal prossimo 1 marzo l’ente fiscale dovrebbe sbloccare addirittura 50 milioni di atti per inviarli ai vari contribuenti con conti in sospeso. Un fardello enorme anche dal punto di vista organizzativo, per il quale serve un piano di smaltimento ben preciso e mesi di tempo per muoversi nella maniera più rapida ed efficiente possibile.
Leggi anche: Codacons, denuncia alla Procura: amministrazione troppo lenta, pratiche ferme da 40 anni
Ma soprattutto vanno tutelati i cittadini i quali, come detto, sono già stati pesantemente condizionati da una situazione difficile che persiste praticamente da un anno. E con uno scenario ancora paralizzato, e fatturati di liberi professionisti o imprenditori ancora di parecchio in passivo, appare difficile immaginare di pretendere di riscuotere anche dei saldi in sospeso per dinamiche tutte da verificare.
Leggi anche: Pensioni, pagamento anticipato Marzo 2021: le possibili date
Il Decreto Ristori 5, pertanto, potrebbe essere la prima mossa del nuovo governo pronto poi a interventi ancor più mirati. Sembrerebbe infatti che Draghi stia pensando a nuova rottamazione delle cartelle ancora in atto, mentre l’Agenzia delle entrate anche starebbe valutando di depennare molte situazioni di vecchia data, di fatto non più esigibili o andati in prescrizione, così da snellire i fascicoli.