Il Codacons ha presentato una denuncia alla procura di Roma per difendere alcuni cittadini che ingiustamente si vedono negare l’accesso all’ecobonus.
Il Codacons, l’associazione nazionale a tutela dei consumatori, ha presentato un esposto alla procura di Roma per denunciare il diritto negato ad alcuni cittadini di poter usufruire dell’Ecobonus 11 per cento. A Roma infatti, sono attualmente ferme da circa quarant’anni circa 180 mila pratiche relative a condoni edilizi che non sono mai state analizzate dall’amministrazione. Si tratta dunque di pratiche, spiega l’associazione, che nonostante tutto questo tempo, non riescono ancora ad essere smaltite a causa della carenza di personale e della lentezza della burocrazia in Italia. Ma non solo, perchè soffermarsi soltanto su questi due fattori significherebbe ignorare anche i fenomeni di corruzione interni all’amministrazione pubblica che hanno bloccato certe richieste negli anni.
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Codacons: ai cittadini negato accesso all’ecobonus per colpa dell’amministrazione pubblica
Un problema portato alla luce da diverse inchieste nel corso degli anni, che in alcuni casi hanno persino portato alle incarcerazioni di alcuni funzionari pubblici. La situazione è grave e pesa in modo ingiusto sulle spalle di tutti quei contribuenti che da decenni attendono lo smaltimento della loro pratica e che al contempo, si vedono per questo negare il diritto ad accedere all’ecobonus.
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Nella denuncia, il Codacons scrive infatti che “per poter godere degli incentivi previsti dal Governo attraverso l’Ecobonus al 110%, è necessario infatti che le richieste di condono sugli immobili siano state definite, e non vi siano pendenze in corso. Chi da anni attende lo sblocco della propria pratica, si trova così ingiustamente privato della possibilità di godere dell’incentivo per il miglioramento energetico delle abitazioni, e subisce un danno economico enorme”.