Dossier Ilva, la deputata di Forza Italia Vincenza Labriola chiede al nuovo esecutivo l’avvio di un tavolo di concertazione tra le parti per discutere della sentenza emanata dal tar di Lecce.
Il dossier sull’Ilva e sicuramente una delle prime sfide sulle quali verrà messo alla prova l’appena nato governo Draghi. Tante le questioni da risolvere nel percorso di progressiva nazionalizazzione deciso dallo scorso governo. Ma esiste anche un’altra criticità che in questi giorni è stata fatta presente dalla deputata di Forza Italia Vincenza Labriola, e che riguarda la sentenza emanata dal Tar di Lecce che dispone la chiusura dell’area a caldo dell’ex Ilva in quanto rappresenta una pericolosa fonte di inquinamento. Una sentenza che secondo la Labriola è “la dimostrazione plastica che nulla è stato fatto in tutto questo anno, nonostante l’infinità di decreti, di sentenze per i cittadini di Taranto che ancora oggi dopo 13 anni continuano a subire una gestione scellerata. La sentenza del TAR non è detto che venga rispettata, ovvero, negli anni molte sentenze hanno cercato di fare ciò che la politica non è mai riuscita a fare”.
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Ilva, Labriola: “Con soldi del Recovery Fund Ilva diventerà questione politica”
Di qui, l’appello della politica al nuovo esecutivo affinché venga avviato un tavolo di concertazione tra le parti che coinvolga tutti gli attori in gioco in questa difficile situazione. Anche perchè, la deputata afferma che con le risorse che a breve arriveranno dal Recovery Fund, crollerà l’alibi di chi sostiene che si tratti di una questione meramente economica.
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Non si tratta più infatti secondo la Labriola di discutere dei fondi che mancano per risolvere adeguatamente la questione, ma di una questione che diventerà prettamente “politica, su come voler garantire la salute dei cittadini. Interrogherò i Ministri interessati al più presto per capire come si intende procedere su una crisi industriale sanitaria ed economica che si trascina da molti anni”.