L’Antitrust ha avviato un “procedimento istruttorio” nei confronti di U-EarthBiotech Ltd. e Pure Air Zone Italy S per la pubblicità relativa alla mascherina U-Mask. Il procedimento ha come oggetto la pubblicità che potrebbe essere considerata aggressiva e ingannevole.
La pubblicità della U-Mask, secondo l’Antitrust, sarebbe troppo enfatica e potrebbe portare i consumatori a crederla un mezzo di prevenzione con determinate caratteristiche. Per questo sono scattate le perquisizioni e il procedimento istruttorio.
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La U-Mask prodotta da U-EarthBiotech Ltd. e Pure Air Zone Italy S è diventata un oggetto molto diffuso anche grazie alla pubblicità diretta e indiretta che molti vip hanno fatto a questa mascherina. La mascherina viene definita come in grado di bloccare gli agenti contaminanti sua sulla superficie sia all’interno del filtro.
L’Autorità ha spiegato il procedimento perchè “i claim con cui le società enfatizzerebbero l’efficacia delle mascherine appaiono in grado di ingannare i consumatori“. Quello che l’Antitrust vuole controllare è che ciò che viene pubblicizzato riguardo le U-Mask potrebbe non essere stato debitamente comprovato da test.
Pubblicizzare un prodotto in grado di essere funzionale come una mascherina FFP3, altra dichiarazione che si trova sul sito ufficiale della mascherina, potrebbe generare false convinzioni nei consumatori ed essere un vero pericolo per la salute.
Sotto esame sono anche altri aspetti del sito ufficiale, per esempio le politiche di recesso e la garanzia legale. L’inchiesta dell’Antitrust è partita a seguito di una inchiesta di Striscia la Notizia proprio sull’efficacia esageratamente gonfiata delle U-Mask.
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Da test esterni effettuati sulla mascherina in questione, sarebbe venuta fuori la pubblicizzata efficacia paragonabile alle mascherine FFP2 e FFP3 anzi, la U-Mask sarebbe anche inferiore a una mascherina chirurgica ed è in effetti registrata al Ministero della Salute come dispositivo medico di “classe 1“, come le mascherine chirurgiche appunto.
L’inchiesta, sperano le associazioni di consumatori, farà presto luce sulla vicenda chiarendo l’efficacia di queste mascherine.