Nella giornata di ieri, i sindacati sono stati ascoltati in commissione finanza riguardo la riforma fiscale che il nuovo esecutivo intende varare.
Alcune sigle sindacali sono state ascoltate nella giornata di ieri in audizione alla Commissione Finanza della Camera. Si tratta di Cgil, Cisl Uil e Ugl che nel loro intervento hanno lanciato l’allarme contro la nuova riforma fiscale che attende il governo Draghi appena nato. I sindacati si sono infatti dimostrati concordi nel sostenere che sul fisco, la vera battaglia da intraprendere è quella contro l’evasione fiscale.
Lo ha ricordato ad esempio Proietti di Uil, spiegando che il nero in Italia è uno scandalo a cui mettere fine al più presto. Dell stesso avviso anche Gianna Fracassi della Cgil, che ha dichiarato in proposito che “la lotta all’evasione deve andare insieme alla Riforma dell’Irpef, perché è colpa dell’evasione se abbiamo il debito pubblico che abbiamo”.
Leggi anche: Riforma fiscale Irpef, in vista una possibile riduzione
I sindacati inoltre hanno espresso un forte scetticismo riguarda la proposta del governo di istituire una commissione ad hoc che si occupi di questa riforma.
Una scelta che non convince per un cambio di passo, in tema di tasse e fisco, che le associazioni chiedono ormai da anni, in quanto al momento i lavoratori dipendenti si ritrovano a sopportare da soli il peso dell’intero carico fiscale. Questo, per il semplice fatto che sono l’unica categoria le cui tasse vengono trattenute in busta paga.
Leggi anche: Pace Fiscale, le scadenze previste da marzo in poi
Ma il problema, come ha ricordato nel suo intervento Fracassi della CGil, riguarda anche una progressività fiscale che continua a rivelarsi profondamente ingiusta: “Una donna single con figli che guadagna 75.000 euro lordi, paga la stessa aliquota di chi guadagna 500.000 euro”. I sindacati si sono inoltre dichiarati contrari anche a qualsiasi soluzione faccia aumentare le imposte al solo scopo di abbassare l’Irpef.